L’ADHD è un disturbo che colpisce l’intera famiglia. A risentire dei sintomi dell’ADHD non è infatti solo il bambino/a ma anche l’insieme delle relazioni familiari. Inoltre, i genitori rivestono un ruolo fondamentale nel supporto alla cura dell’ADHD.
Offrire strumenti per conoscere e capire come gestire l’ADHD ai genitori è un passo fondamentale e obbligato nella cura di questo disturbo.
Il Parent Training è un percorso psicoeducativo nel quale si aiuta il genitore a diventare parte attiva nel processo di riabilitazione del figlio.
Numerosi studi hanno dimostrato la sua efficacia, in associazione agli interventi sul bambino, nel ridurre i sintomi dell’ADHD e il loro impatto sulla qualità della vita del bambino e dei genitori (Nobel et al., 2020).
Attraverso un percorso di analisi e di ascolto attivo si offre l’opportunità alla coppia di costruire un’idea di relazione genitore-bambino che non sarà più quella che avevano in mente.
In famiglie di bambini con ADHD la relazione genitori-figli risulta spesso disturbata.
I genitori in risposta ai comportamenti associati al disturbo del bambino possono manifestare reazioni emotive -comportamentali iper-reattive, ovvero stati caratterizzati da soglie basse di pazienza, iperfocalizzazione sui comportamenti disturbanti e adozioni di pratiche educative non funzionali.
Gestire le reazioni comportamentali ed emotive del figlio con ADHD può portare i genitori a situazioni di grave stress, con il rischio che ciò si ripercuota negativamente sulla coppia genitoriale stessa, oltre che sulla sintomatologia di base legata al disturbo.
Per queste motivazioni è importante intervenire non solo sul bambino con adhd, ma anche sulla coppia genitoriale al fine di favorire scelte e strategie educative specifiche per questo disturbo.
L’intervento di Parent Training ad indirizzo cognitivo-comportamentale si svolge a gruppi o individualmente ed è solitamente composto da una serie di incontri in cui il lavoro viene suddiviso in 4 fasi.
Comprensione problema (informazioni sul training, sul disturbo e somministrazione questionari)
Preparazione dei genitori al cambiamento ( discussione su atteggiamenti, credenze e comportamenti genitoriali)
Approccio alla complessità del problema (interazione fra caratteristiche del bambino, scelte educative e situazioni)
Scelte educative che favoriscano l’autoregolazione
Ampliare il bagaglio delle strategie educative
Agire d’anticipo rispetto al problema e con un piano in testa
Individuare i comportamenti negativi del bambino
Il genitore come modello di abile risolutore di problemi
Un bilancio del lavoro svolto